Le aste giudiziarie sono il tipico strumento di attuazione della vendita forzata, intesa come atto conclusivo dei procedimenti di espropriazione di beni mobili ed immobili appartenenti al debitore inadempiente e sottoposti a pignoramento: la finalità in tal modo perseguita dall'ordinamento giuridico è evidentemente rappresentata dal conseguimento della liquidità necessaria ad assicurare il soddisfacimento delle ragioni del creditore, a fronte di un debito rimasto insoluto.

La vendita forzata può realizzarsi senza incanto oppure con incanto. In particolare:

• La vendita senza incanto è una forma semplificata di vendita pubblica del bene del debitore: essa si articola in fasi consecutive, caratterizzate dalla pubblicazione dell'ordine di vendita, dalla successiva presentazione delle offerte d'acquisto in cancelleria da parte degli interessati e dalla valutazione conclusiva del giudice dell'esecuzione, con la conseguente pronuncia del decreto di trasferimento del bene espropriato a favore dell'aggiudicatario;
• La vendita con incanto è una forma complessa e solenne di vendita pubblica del bene del debitore: anch'essa consta di diverse fasi, contraddistinte dalla pubblicazione dell'ordinanza di vendita, dal successivo esperimento dell'incanto davanti al giudice dell'esecuzione attraverso una gara pubblica tra gli offerenti e dalla conclusiva pronuncia del decreto di trasferimento del bene espropriato, previo versamento del prezzo da parte dell'aggiudicatario.

In base alla norma dell'art. 2919 c.c., la vendita forzata trasferisce all'acquirente i diritti spettanti al debitore esecutato sul bene sottoposto a procedura esecutiva, salvi gli effetti del possesso di buona fede.